Testimonial

Filippo Bari

Esperienze lavorative
  • Associate Partner, Architect - Foster + Partners
  • Architetto (Internship) - Osamu Morishita Architects and Associates
Diploma superiore Liceo Classico
Anno di laurea 2009
Tesi di laurea Corti Solari, Residenze Energeticamente Efficienti – Prof. Ing. Gabriele Masera
Erasmus
  • Barcellona - Facoltà di Ingegneria Civile (Universitat Politècnica de Catalunya)

Perché hai scelto di studiare Ingegneria Edile-Architettura?

Sin da bambino sono sempre stato attratto dal lato creativo dell’ambiente costruito e dall’arte, ma allo stesso tempo ho sempre avuto una passione per le scienze e la matematica. Il corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura mi è sembrato il perfetto equilibrio tra queste due dimensioni: da un lato la progettazione e l’architettura, dall’altro l’approfondimento tecnico e ingegneristico.

Inoltre, la possibilità di accedere a entrambi gli albi professionali (Architetti e Ingegneri) mi ha offerto una flessibilità che ho molto apprezzato. In un certo senso, mi ha permesso di prendere tempo per capire quale direzione professionale intraprendere, senza dover rinunciare a nessuno dei due ambiti.

Un altro fattore determinante è stata la qualità dell’istruzione offerta dal Politecnico di Milano, un’università di prestigio riconosciuta a livello internazionale, che mi avrebbe dato una preparazione solida e competitiva.

In quale modo ti è stato utile in ambito lavorativo avere competenze sia ingegneristiche che architettoniche?

La preparazione tecnica e multidisciplinare che ho ricevuto è stata fondamentale. Lavoro in un contesto internazionale, con colleghi provenienti da università di tutta Europa e del mondo, e posso affermare con certezza che la formazione del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura è tra le più solide e complete, soprattutto dal punto di vista tecnico.

Il corso di laurea mi ha fornito competenze trasversali, permettendomi di comprendere sia il linguaggio degli architetti che quello degli ingegneri. Questo mi ha dato un vantaggio nel mio ruolo, in cui spesso faccio da ponte tra il team architettonico e quelli ingegneristici. Grazie alla mia formazione, riesco a dialogare con entrambi, comprendendo le loro esigenze e trovando soluzioni equilibrate tra estetica, funzionalità e fattibilità tecnica.

Anche la capacità di lavorare in autonomia, gestire carichi di lavoro intensi e collaborare in team si è rivelata cruciale nel mondo professionale.

Quali difficoltà hai incontrato durante i cinque anni di studio e come le hai superate?

Il corso è estremamente impegnativo. Le materie progettuali e i laboratori pratici sono entusiasmanti e formativi, ma richiedono molto tempo e dedizione. Allo stesso tempo, i corsi più teorici e scientifici, tipici dell’ingegneria, sono complessi e necessitano di uno studio approfondito.

Uno degli aspetti più difficili è stato trovare un equilibrio tra le ore di lezione, che sono tante, e il tempo da dedicare allo studio individuale e ai progetti. Ho imparato a gestire il mio tempo in modo efficiente, a lavorare sotto pressione e a collaborare con i colleghi, scambiandoci competenze e supportandoci a vicenda. Alla fine, è stata una vera scuola di vita, perché nel mondo del lavoro il lavoro di squadra e la capacità di gestire scadenze serrate sono essenziali.

Quale è l’aspetto che hai maggiormente apprezzato del percorso di studio?

Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato è stato il rapporto diretto e umano con il personale docente. Grazie al corso a numero chiuso, il bilanciamento tra studenti e professori ha permesso un supporto costante e personalizzato, fondamentale per il mio sviluppo.

Un altro punto che considero molto positivo è stata l’integrazione tra i vari corsi. I progetti, sviluppati in laboratori diversi, mi hanno permesso di affrontare la progettazione in modo multidisciplinare, favorendo la collaborazione tra diversi ambiti e sviluppando competenze trasversali.

Inoltre, ho apprezzato molto la possibilità di scegliere materie opzionali negli ultimi anni, che mi hanno permesso di orientare il mio percorso verso aree di interesse specifico, arricchendo così la mia formazione in modo mirato.

Se hai svolto delle esperienze all’estero durante il tuo percorso di studi, in che modo ritieni che queste abbiano arricchito la tua formazione?

Durante l’università ho vissuto due esperienze fondamentali all’estero. Ho trascorso un anno a Barcellona con l’Erasmus, studiando Ingegneria Civile presso la Universitat Politècnica de Catalunya. Successivamente, ho partecipato al programma Vulcanus in Japan, vivendo un anno in Giappone e svolgendo un tirocinio in uno studio di architettura.

Queste esperienze hanno arricchito non solo il mio percorso accademico e professionale, rendendomi più competitivo nel mondo del lavoro, ma anche la mia crescita personale. Vivere in contesti diversi mi ha insegnato ad adattarmi a nuove sfide, a essere più indipendente e aperto mentalmente. Ho imparato a lavorare in ambienti multiculturali e a comunicare in nuove lingue: a Barcellona ho appreso lo spagnolo, mentre in Giappone ho perfezionato l’inglese e studiato il giapponese.

L’esperienza internazionale ha rafforzato la mia capacità di adattamento, rappresentando un vantaggio significativo nel mio percorso professionale.

Ci racconti un progetto a cui hai partecipato in prima persona o come collaboratore in cui hai potuto spendere le tue competenze di Ingegnere Edile-Architetto?

Attualmente faccio parte del Gruppo di Supporto Tecnico ai team di architettura, dove applico quotidianamente le competenze acquisite durante il mio percorso di studi. Nel mio ruolo, partecipo attivamente alle revisioni tecniche dei progetti, collaborando con i gruppi di progetto per assicurare che le soluzioni specializzate, l’innovazione, la qualità costruttiva e i dettagli tecnici siano integrati in modo efficace. Questo coinvolge l’analisi e la valutazione di diverse fasi progettuali, dalla fase concettuale fino al completamento, assicurando che gli standard tecnici elevati siano mantenuti in ogni fase.

Il mio background mi permette di comprendere appieno le complessità tecniche e architettoniche dei progetti, contribuendo a identificare e risolvere potenziali problematiche, e a promuovere l’implementazione di soluzioni innovative e di alta qualità.

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