Esperienze lavorative |
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Diploma superiore | Liceo Classico |
Anno di laurea | 2020 |
Tesi di laurea | “Re-Move Lecco. Progetto di rigenerazione urbana dello scalo ferroviario di Lecco. Recupero e ampliamento dell'edificio ex Ferrhotel per mezzo di tecniche DfMA.” Relatore: Gabriele Masera |
Premi della laurea |
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Perché hai scelto di studiare Ingegneria Edile-Architettura?
Mi sono indirizzata verso un corso di studio che consentisse la massima spendibilità nel mondo del lavoro, fornendo solide basi tecniche, ma che, allo stesso tempo, lasciasse spazio alla creatività e al contatto con il lato più umanistico, intrinsecamente legato al mondo dell’architettura.
In quale modo ti è stato utile in ambito lavorativo avere competenze sia ingegneristiche che architettoniche?
La padronanza di conoscenze ingegneristiche e architettoniche mi ha consentito, in ambito lavorativo, di affrontare ogni tematica a 360 gradi, con una forte capacità di coordinamento delle diverse esigenze in gioco. Da un lato, il possesso di conoscenze tecniche, è stato prezioso per affrontare qualsiasi sfida con basi solide e capacità analitica, indispensabili nel contesto attuale, in continua evoluzione e con normative e protocolli sempre più dettagliati. Dall’altro, le conoscenze architettoniche mi hanno permesso di valutare ogni tematica anche dal punto di vista estetico ed esigenziale, oltre che di rappresentare in maniera efficace e accattivante un’idea.
Quali difficoltà hai incontrato durante i cinque anni di studio e come le hai superate?
Ho incontrato le maggiori difficoltà durante il primo anno di università, che è stato tuttavia fondamentale per fornirmi le basi per gli anni successivi. Posso dire di aver superato le prime difficoltà grazie alla perseveranza, mentre negli anni seguenti è stato fondamentale affrontare un esame alla volta, dedicando il giusto tempo alla preparazione di ciascuno e dando la priorità ai più complessi.
Quale è l’aspetto che hai maggiormente apprezzato del percorso di studio?
Il corso di studio mi ha insegnato a lavorare tanto e con perseveranza, consentendomi di affinare nel tempo la capacità, di fondamentale importanza nel mondo del lavoro, di concentrarmi sugli aspetti che influenzano concretamente il risultato finale, in ottica strategica. Inoltre, ho apprezzato l’attenzione ad inserire, all’interno dei corsi, l’approfondimento di protocolli, software e tool all’avanguardia.
Se hai svolto delle esperienze all’estero durante il tuo percorso di studi, in che modo ritieni che queste abbiano arricchito la tua formazione?
Non ho svolto esperienze all’estero nel mio percorso di studio, ma ho frequentato i corsi in inglese disponibili durante il quarto anno. Questi mi hanno permesso di lavorare con studenti stranieri ed entrare in contatto con modalità lavorative differenti rispetto a quelle dei compagni italiani, più snelle e orientate all’obiettivo, oltre che di imparare la conoscenza del lessico tecnico in lingua inglese.
Ci racconti un progetto a cui hai partecipato in prima persona o come collaboratore in cui hai potuto spendere le tue competenze di Ingegnere Edile-Architetto?
Un’esperienza in cui mi sono state particolarmente utili le conoscenze apprese durante il corso EDA è stata la partecipazione alla redazione dell’offerta tecnica per la gara MIND – Milano Innovation District. La gara riguardava i primi nove edifici del nuovo quartiere sorto sull’ex area Expo, la cosiddetta West Gate. Le richieste del disciplinare variavano dalla value engineering, alla ricerca di soluzioni costruttive più efficienti e veloci, alla cantierizzazione, sviluppando il cronoprogramma dell’intera ala e soluzioni preliminari per la logistica di cantiere. In questa occasione sono riuscita a sfruttare quanto appreso durante il periodo di tesi in ambito DfMA (Designing for Manufacture and Assembly) e in generale durante l’università, combinando la padronanza delle diverse tecnologie costruttive, le esigenze energetiche e di sostenibilità ambientale, e le conoscenze in ambito ergotecnico.