Destinazione mobilità internazionale | Repubblica Ceca, Praga, Czech Technical University (CTU) |
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Durata dell'esperienza | 6 mesi |
Anno mobilità | Settembre 2022 – Febbraio 2023 |
Perché hai scelto di partecipare a un programma di mobilità internazionale?
La scelta di partecipare ad un programma di mobilità internazionale è nata principalmente dal fatto che in un futuro non avrei voluto pentirmi di non aver colto questa opportunità. Uscire dalla propria comfort zone, vivere in un ambiente poco familiare, non poter comunicare attraverso la propria lingua madre, spesso possono esser visti come punti a sfavore del partire verso una città sostanzialmente sconosciuta, ma onestamente, tornassi indietro, rifarei questa scelta. La mia, come anche le esperienze di molti altri ragazzi, è stata un’esperienza unica, arricchente sotto molteplici aspetti. Ho imparato a confrontarmi con culture diverse, ho potuto migliorare le mie competenze linguistiche e relazionali e ho scoperto nuovi modi di pensare e, soprattutto, vivere. Sono convinta che questa esperienza permetta di sviluppare una mentalità più aperta, rafforzare la propria autonomia e preparare al meglio per un futuro professionale in un contesto sempre più globalizzato.
Come pensi che questa esperienza abbia influenzato il tuo percorso formativo e professionale?
Questa esperienza di mobilità internazionale ha avuto un impatto significativo sul mio percorso formativo e professionale. Dal punto di vista accademico, ho avuto l’opportunità di approfondire materie da una prospettiva diversa e confrontarmi con metodi di insegnamento innovativi che hanno arricchito il mio approccio allo studio. Inoltre, vivere all’estero mi ha permesso di sviluppare e migliorare competenze trasversali, come la gestione del tempo, l’adattabilità e la capacità di lavorare in contesti internazionali. A livello professionale, questa esperienza ha senza dubbio permesso di aumentare la mia rete di contatti, migliorato la mia conoscenza dell’inglese e in parte anche aumentato la mia competitività sul mercato del lavoro, in quanto la ricerca di profili con esperienze internazionali è sempre maggiore.
Quali difficoltà hai incontrato legate all’esperienza di mobilità e come le hai superate?
Durante la mia esperienza di mobilità ho incontrato alcune difficoltà principalmente legate alla mia timidezza. Inizialmente trovavo difficile entrare in contatto con persone nuove e adattarmi in un ambiente così diverso dal mio. La barriera linguistica ha amplificato questa sensazione di incertezza, soprattutto in alcune situazioni sociali ed accademiche. Tuttavia, questa mia sensazione non era altro che una “problematica” comune tra noi ragazzi Erasmus e questa consapevolezza mi ha aiutata a cercare di essere più aperta e proattiva nel socializzare, partecipando alle varie attività proposte dalle associazioni studentesche.
Quale è l’aspetto che hai maggiormente apprezzato della tua esperienza all’estero?
L’aspetto che ho maggiormente apprezzato della mia esperienza all’estero è stato il poter immergermi completamente in una cultura diversa dalla mia. Ho avuto la possibilità di esplorare nuovi modi di pensare, di vivere e di relazionarmi con persone provenienti da tutto il mondo, il che mi ha arricchito profondamente sia a livello umano che professionale. La possibilità di interagire con persone di diverse nazionalità, di condividere esperienze e punti di vista, ha permesso di ampliare i miei orizzonti e di sviluppare una maggiore apertura mentale. Inoltre, sicuramente il poter vivere in una città ricca di cultura, storia e attività rappresenta un plus aggiuntivo, non solo per il potenziale divertimento, ma anche per la possibilità di conoscere e visitare ogni giorno cose e posti nuovi.
Consiglieresti questa esperienza ad altri studenti? Se sì, che suggerimenti daresti a chi vuole partecipare?
Sì, consiglio assolutamente questa esperienza ad altri studenti. È un’opportunità unica per crescere a livello personale e accademico, ampliando orizzonti ed acquisendo nuove conoscenze. Un suggerimento che mi sento di condividere è di cogliere questa opportunità, di essere aperti e pronti ad uscire dalla propria comfort zone, il che sarà sicuramente difficile all’inizio, ma non demordete, è per tutti una prima volta in un contesto non familiare, condividete il più possibile e fate di questa condivisione un punto di forza. Siate proattivi nel partecipare alle varie attività, al socializzare con ragazzi internazionali, e non abbiate paura di parlare una lingua che non è la vostra, i legami che instaurerete e le esperienze che collezionerete saranno uniche e speciali.
Quale consiglio daresti a chi sceglie la tua stessa sede di destinazione?
Per chi scegliere Praga come destinazione per il proprio Erasmus il mio consiglio è di fare domanda per l’alloggio nelle residenze universitarie fin da subito. Questa è una scelta perfetta per entrare in contatto immediato con molti altri studenti internazionali, creando così legami e amicizie fin dal primo giorno. Inoltre, le residenze universitarie sono il punto di riferimento ideale per restare aggiornati su tutte le attività organizzate dalle associazioni studentesche (ESN, Erasmus Student Network), che spesso hanno i loro uffici direttamente all’interno delle residenze. Questo permetterà di partecipare a eventi, escursioni e attività sociali senza dover cercare informazioni altrove.
Quali insegnamenti hai seguito all’estero e quale insegnamento in particolare consiglieresti e perché?
A Praga, come in molte altre città europee, i corsi universitari hanno un numero di CFU inferiore rispetto a quelli a cui siamo abituati in Italia, quindi può capitare di dover seguire un numero maggiore di corsi rispetto a quanto faremmo al Politecnico di Milano. Nel mio Learning Agreement ho scelto i seguenti corsi: “BIM – Revit Architecture”, “Seminar on Energy-Optimized Buildings 1”, “Transformations of Cultural Landscapes”, “Design Studio 1M”, “Steel Structures” e “Foundations of Structures”, che mi hanno permesso di convalidare i seguenti corsi del mio piano di studi italiano: “Geotecnica”, “Progetto di Strutture”, “Composizione Architettonica L” e “Strategic Vision for the Building Engineering of the Future”. Tra tutti, consiglio vivamente di seguire “Design Studio 1M”, o in generale qualsiasi Design Studio offerto dalla facoltà, poiché mi ha permesso di collaborare direttamente con studenti cechi e internazionali, lavorando insieme in modo sinergico alla realizzazione di un progetto architettonico. Inoltre, osservare come studenti provenienti da altri corsi di studi si approccino alla progettazione è stata un’esperienza estremamente arricchente, che ha ampliato la mia prospettiva e mi ha permesso di imparare nuovi approcci e metodologie.